Facce da schiaffi...



Gli argomenti per completare questo primo numero del Magazine non mi mancano di certo, ma ripropongo anche qui un mio scritto pubblicato sul mio blog e che pare sia fra i post più letti...

.... E' così che mi piace chiamare i giovani di Merlo quando lasciano il nido... più o meno 2 settimane di vita, il loro sguardo sembra quello di monelli impenitenti che non han paura di niente... in realta è forse il periodo della loro vita in cui sono più fragili e delicati loro, ed è più dura la vita in se... devono imparare a cavaserla da soli e diventare autonomi dai genitori, in mezzo a mille insidie e pericoli, per certi versi forse più in città che nel bosco, già è una faticaccia se sono completamente sani e tutto è andato per il verso giusto, figuriamoci poi se ci son stati o c'è qualche problema, di qualunque genere esso sia... per loro è una "guerra" fin dal primo giorno di vita, per quanto si sforzino i genitori di portare nutrimento a sufficenza per tutti, di solito quattro, c'è sempre quello più affamato od invadente ed è difficile nutrirli in parti uguali... nascere per ultimi , magari un po' in ritardo, può essere un handicap che ti segna la vita... ed a volte è insuperabile... a volte succede che quando i piccoli più avanti e pronti, escono dal nido per incominciare ad affrontare quel mondo che li aspetta, si "portino dietro" anche i fratelli non ancora pronti... e per loro che avrebbero bisogno di ancora un giorno o due nel nido possono essere dolori; trovarsi di fronte ai pericoli della vita senza essere in grado di affrontarli e/o sfuggirli può essere pericoloso... a volte un piccolo intervento umano, può fare molto... una gabbia dove passare un giorno o due in attesa di essere pronti, comunque all'aperto, aperta dall'alto affinchè la madre possa continuare a portare il cibo e soprattutto per poter spiccare il volo quand'è giunto il momento... a volte non basta nemmeno quello, e nonostante le amorevoli cure della madre che continua regolarmente a portare il cibo anche all'ultimo dei piccoli, e nonostante non si vedano particolari segnali di difficoltà o sofferenza... il battito d'ali della morte viene a portarsi via il piccolo prima che lui possa volare verso la vita... ed a questi piccoli che la vita l'hanno intravista ma non vissuta che va il mio pensiero con questo scritto...


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